martedì 20 novembre 2012

Cameron Highlands

Era da un po' di tempo che pensavamo di staccare la spina e andare a visitare qualche posto dato che dall'ultimo viaggio era passato un po' di tempo. E così, approfittando di una festa indiana (Deepawali o festa delle luci) che cadeva di martedì, abbiamo deciso di andare alla scoperta delle Cameron Highlands, in Malesia.
Eravamo già stati in Malesia l'anno scorso, ma questa volta abbiamo voluto fare gli avventurieri e andare alla scoperta di una zona di montagna nell'entroterra. Siamo partiti di sabato sera e dopo nove ore di bus (e aria condizionata ferma a 15 gradi) siamo stati catapultati in un mondo completamente diverso. Nulla a che vedere con le grandi città, solo 3 paesini, a distanza di qualche chilometro l'uno dall'altro, intervallati da distese di campi e piantagioni.

Le Cameron Highlands qui sono famose per essere un posto davvero freddo, dove non c'è nulla da fare. Invece noi, da veri turisti sapevamo che il posto meritava una visita. E' vero, faceva "freddo" per gli standard della zona. Le temperature erano intorno ai 20 gradi; era un po' come andare in montagna in estate, quando il cielo era coperto, la felpa faceva comodo ma quando usciva qualche raggio di sole a scaldarci, si stava bene. E poi la cosa più bella era la quasi assenza di umidità se paragonata a Singapore.

I nostri piani prevedevano 2 cose fondamentali: la visita ad una delle più grandi piantagioni di thé della zona, la Sungei Boh Tea Plantation e andare a visitare una delle tante piantagioni di fragole, molto famose da queste parti. Prima tappa: la piantagione di the.
Non ci era mai capitato di vedere le piante di the ma quando abbiamo svoltato l'angolo dopo qualche chilometro di cammino, siamo rimasti a bocca aperta. Distese infinite di queste piccole piante, simili a delle siepi, una vicino all'altra, che seguivano il profilo delle montagne. Peccato che il sole non ha reso il paesaggio ancora più bello.



Arrivati alla fabbrica del the abbiamo potuto conoscere un po' di storia (è stato un'inglese ad avere l'idea di coltivare il the in questa zona) e scoprire quali solo le fasi del processo produttivo del the.

Alla fine del tour, era d'obbligo una sosta al bar della piantagione, per assaporare una tazza di the, accompagnata da una fetta di torta. Io ho voluto sperimentare...

questo è il TEACINO, ovvero un the-cappuccino. Una sorta di the con aggiunta di latte (io l'ho scelto aromatizzato alla vaniglia) con una spolverata di cacao. Buonissimo!! Alla fine ho anche comprato un pacchetto da portare a casa!

Il secondo giorno ci siamo diretti alla piantagione di fragole, e anche qui siamo rimasti sbalorditi dalla quantità di fragole che c'erano. Tutte queste piantine, cariche di fragole dal profumo intenso che facevano venire voglia di mangiarne a iosa.


Noi non abbiamo voluto fare l'esperienza "raccogli le tue fragole" perché la quantità minima era di mezzo chilo e non avremmo potuto cenare solo a fragole la sera! Ne abbiamo comprato un cestino che con un po' di precauzioni è arrivato sano e salvo fino a casa.

Oltre a queste due principali attrazioni, la zona è ricca di miele, e frutta e verdura abbonda in tutte le bancarelle del mercato.
Ogni bancarella vendeva più o meno le stesse cose, ma c'era così tanta frutta e verdura da potersi perdere!

La nostra fuga dalla città si è conclusa con due serate passate a giocare a biliardo, chiacchierare davanti al caminetto (l'hotel alla sera accendeva il camino nella hall, penso più per l'effetto scenografico che per l'utilità) e rilassandoci prima di ritornare alla normalità della vita singaporena.

2 commenti:

  1. E bravi i miei turisti... già state dall'altra parte del mondo se poi andate pure in Malesia [che devo ammettere mi ha fatto venire in mente Sandokan... mmm... Stefano potrebbe sempre fare Tremalnaik o Yanez :-p ]

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  2. bellissimo questo post, sono rimasta a bocca aperta x il tè, invidiaaaaaaa a milleeee!!! (firmato: dany maniaca di tè...)

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