lunedì 25 giugno 2012

Mochi

Per sconfiggere la calura che in questi giorni ci tiene compagnia sia di giorno che di notte l'unica alternativa possibile è infilarsi in un centro commerciale e godersi l'aria condizionata. E così è stato, provati dall'afa abbiamo puntato su uno dei tanti centri commerciali presenti sulla lista "malls to see" e siamo partiti per Bugis+. Ci siamo passati davanti parecchie volte senza però entrarci mai (sarà perché era più comodo quello di fronte con il collegamento diretto con la metro). Eppure da fuori sembrava carino, soprattutto la sera quando le pareti esterne fanno dei giochi di luce.


Un modo come un altro per passare la giornata senza rischiare scottature passeggiando al parco. E dato che stavamo bruciando troppe poche calorie non potevamo non fare merenda. Cosa c'è di meglio che dei dolcetti giapponesi così invitanti e tutti colorati?!?
Non abbiamo potuto resistere... che MOCHI siano!

Ma cosa sono i mochi?? I mochi sono delle palline di farina di riso glutinoso (in inglese rende meglio glutinous rice flour) con all'interno un impasto simile alla frutta frullata e addensata. Sono poi cotti al vapore e lasciati raffreddare. Hanno la consistenza delle caramelle alla gelatina, leggermente più compatte e meno dolci.
Li avevo già provati altre volte, al thé verde e alla fragola in un ristorante giapponese ma questi erano davvero davvero un'altra cosa! Deliziosi è dire poco!

Il compito più difficile è stato scegliere due gusti! Alla fine abbiamo optato per uno ai mirtilli e yogurt e l'altro alla pesca. Il commesso c'ha detto di aspettare una decina di minuti prima di mangiarli e resistere alla tentazione di affondare i denti in queste palline morbide dato che erano congelate!




Ci siamo così diretti al parco davanti al ParkView Hotel, un posto tranquillo, rilassante dove poterci riposare, fare quattro chiacchiere e gustarci i nostri dolcetti.



Dopo questa esperienza la voglia di provare a farli in casa è tanta... qui mi manca un bamboo steamer e non ho ancora elaborato un'alternativa alla cottura a vapore. In ogni caso ho deciso che la farina di riso la compro, al massimo butto via qualche dollaro se non trovo un ripiego appena torno tra i fornelli in Italia.

E molto probabilmente tornerò presto in quel negozietto... ho ancora una decina di gusti da provare! Ad esclusione della patata dolce e red been! Se volete la lista completa, qui trovate il sito del negozio dove abbiamo fatto shopping! Non spaventatevi del prezzo... qui non c'era nulla che superava i 3dollari sg!

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